Poco più di quattro anni fa siamo venuti a conoscenza di un progetto portato avanti in Colombia.

Da qualche anno, infatti, grazie ad un programma di cooperazione, in questa terra è in atto una riconversione 

delle piantagioni di cocaina in piantagioni di cacao. Puntare su una scommessa del genere ha significato per molte 

associazioni e contadini combattere la guerriglia, assistere a scene di violenza, opporsi alla coltivazione dilagante di coca.

Durante un nostro viaggio in Colombia abbiamo avuto modo di conoscere alcune delle persone che hanno creduto e

investito nella riconversione, mettendosi in prima linea anche quando, soprattutto agli albori, nulla era semplice e

tutto sembrava quasi un’utopia.

Noi ci siamo innamorati di questa storia e abbiamo voluto abbracciare questo progetto senza alcuna esitazione.

Il sogno di Elisabeth Agudelo con la sua Villa Gaby , di Gonzalo Tavera Cruz e la sua Asoprolan Productores, di La

Manigua, di El Colaboratorio, meritano di essere conosciuti e sostenuti affinché tutti gli sforzi fatti finora possano,

finalmente, dare dei frutti.

Per la nostra linea di tavolette lavorate partendo direttamente dalle fave di cacao abbiamo quindi scelto il cacao

colombiano, con tutta la sua magia e le sue contraddizioni.

Dopo la prima tavoletta nata del nostro progetto from bean to bar, il Cimitarra, prodotta con un cacao trinitario

coltivato a Bucaramanga, nel dipartimento di Santander, abbiamo scelto le fave di cacao provenienti dai dipartimenti

colombiani di Huila e di Arauca. 

Una selezione portata avanti non solo tenendo conto delle straordinarie qualità di queste varietà di cacao ma anche

per raccontare storie che meritano di essere conosciute

Perché la cosa buona è anche la cosa giusta.

 

          


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